Ciao amici,
a Maggio ci siamo lasciati dicendovi che mi sarebbe piaciuto raccontarvi di come effettivamente nasce un capo Alloa Casale.
Eccomi infatti a raccontarvi la mia linea produttiva, facendovi dare una sbirciatina dietro le quinte per raccontarvi come nasce il capo che spero amiate e che custodiate nel vostro armadio.
Come ho già detto credo che la condivisione sia il potere più grande che abbiamo e dunque cercherò di essere più generosa possibile nei dettagli che raccontano il mio lavoro, ma se non riuscirò a rispondere ad alcuni tuoi dubbi o curiosità di prego di scrivermi e sarò felice di farlo.
LA RICERCA DEL MATERIALE
Questa è la montagna da scalare. Probabilmente l’ostacolo che blocca moltissimi designer talentuosi alle prime armi che effettivamente non sanno dove reperire la materia prima. E’ davvero molto difficile trovare produttori tessili seri che decidano di fornire anche le piccole imprese. I minimi d’ordine richiesti solitamente sono dai 100 metri per tessuto in su e fino qualche anno fa richiedevano un minimo di 300 metri per tessuto!
Fortunatamente alcune aziende stanno includendo i piccoli produttori inserendo nelle loro produzioni tessuti continuativi che è possibile ordinare in minori quantità. Trovarle non è semplice e richiede un enorme lavoro di ricerca e tantissima pazienza. La soluzione alternativa può essere rifornirsi all’ingrosso con fine pezze o scarti delle grandi aziende ma per varie ragioni (che se vi possono interessare vi racconterò) non è la strada che abbiamo deciso di intraprendere.
Noi utilizziamo solo tessuti naturali senza componenti sintetiche e con certificazioni come Oeko-Tex, GOTS o BlueSign.
Una volta trovato il tessuto che mi può interessare ne ordino un quantitativo per realizzare il primo
campione ed il più delle volte è immediatamente chiaro se un tessuto risulta adatto o meno. I contendenti finali vengono poi sottoposti a prove di lavaggio ed usura per confermarne o meno le aspettative.
Una volta fatta la mia scelta ordino il tessuto ed in circa 2 settimane mi viene spedita la pezza.
PROGETTAZIONE
Il processo di progettazione solitamente parte da un elemento specifico. Ho in mente di realizzare un capo con una certa manica o con una certa scollatura oppure di una certa lunghezza e sviluppo l’intero modello attorno a quell’elemento specifico. Solitamente abbozzo diverse versioni dello stesso modello per poi ridurle a due o tre possibilità.
L’importante in questa fase è avere il più chiaramente possibile l’idea di come sarà il modello
tridimensionale per poter portare avanti le scelte più giuste.
A questo punto solitamente realizzo il modello su piatto, non sono assolutamente capace a drappeggiare quindi uso fogli matita e righelli. Le tecniche di finitura e le modalità di costruzione vengono decise in questa fase, ma a volte cambiano nel momento in cui assemblo il capo e mi rendo conto che possono esserci alternative migliori o più semplici. Ogni modello asseconda le caratteristiche del tessuto e può capitare che modello e tessuto non vadano bene reciprocamente. Per fare un esempio: volevo realizzare la gonna Angela nel crepe di lana ma, dopo vari tentativi, ho dovuto rinunciarci perché lo spessore che si creava dentro il cinturino era troppo. Ostacolava lo scorrimento dell’elastico creando un anestetico gonfiore, problema che non si era posto con la seta essendo un tessuto molto più leggero.
Anche le stime approssimative dei costi fanno parte del processo di progettazione; è in questo momento che valuto la quantità di tessuto necessaria, gli accessori da utilizzare (bottoni, tela adesiva o elastico) ed infine il tempo che richiedono determinate rifiniture piuttosto che altre.
Uno dei motivi per cui i nostri capi sono molto basici è perché voglio che possano essere sviluppati in tutte le taglie. Una cosa che non facciamo e diversificare i prezzi in base alle taglie, è una cosa che si usa fare ma che personalmente non mi piace. Piuttosto cerco di creare modelli cha abbiano un costo praticamente pari nelle varie taglie. Questo ci porta a:
SVIULLPO E CONFEZIONE.
Ogni modello è sviluppato in tutte le taglie che offriamo. Ho adottato due tipi di misurazione, quella più classica che va dalla xxs alla xxl, mentre per i modelli più “comodi” utilizziamo le taglie s1 s2 s3.
Lo sviluppo taglie è la parte forse più tecnica del mio lavoro. Solitamente realizzo il campione nella mia taglia per poi svilupparlo in tutte le altre. È un lavoro poco intuitivo e molto tecnico, segue regole molto precise che non possono essere cambiate. Quando ritengo che un capo non sarebbe armonico sviluppato in una taglia xxl allora non lo porto avanti. Per me questo è davvero importante. I nostri modelli devono poter vestire tutte le donne e devono poter donare a tutte le donne.
Una volta fatti gli sviluppi procedo confezionando i modelli nei vari colori e nelle varie taglie per le modelle che li indosseranno durante lo shooting. Questi capi non verranno venduti, ma verranno tenuti come campionario ed utile riferimento per le produzioni future.
Un punto su cui prestare attenzione è il restringimento del tessuto: dal momento che il capo deve rientrare in tabella misure dopo il primo lavaggio ed il tessuto da cui taglio non è lavato, i modelli messi in produzione devono tener conto del comportamento del tessuto stesso una volta bagnato. Questa fase richiede molti calcoli perché ogni tipo di tessuto ed ogni sua colorazione ha un suo restringimento.
FOTOGRAFIA ED EDITING SITO
Quando sono sicura che i prodotti ideati, confezionati e sviluppati sono quello che effettivamente avevo in mente è il momento in cui entra in gioco mio marito, Fabrizio.
Organizziamo 3-4 sessioni di foto durante l’anno in cui cerchiamo di catturare l’anima dei nostri capi.
Cerchiamo di fare qualcosa di più che fotografare il capo visto davanti, di fianco, dietro e nel dettaglio.
L’immagine è tutto ciò che abbiamo per mostrarti il nostro lavoro ed è quindi fondamentale. Dalle foto voglio che si percepisca il peso del tessuto ed il modo in cui si muove sul corpo. Cerchiamo di post produrre le foto il meno possibile perché è molto difficile far si che i colori rispecchino la tonalità reale. Come scrivevo il mese scorso siamo alla continua ricerca di nuove modelle per avere un range di taglie il più possibile diversificato, ma credetemi se vi dico che non è facile.
Amiamo essere in sintonia con le persone con le quali lavoriamo perchè è grazie al lavoro di tutti che possiamo portare avanti il nostro progetto. Lavoriamo dall’inizio con la stessa truccatrice perché ci troviamo bene con lei tanto come persona quanto come professionista e lo stesso vale per tutte le modelle che collaborano con noi.
Dopo aver selezionato e sistemato le foto lavoriamo sul sito creando le pagine prodotto con accurate descrizioni.
Difficilmente descrivo in modo tecnico le caratteristiche del capo, per quello ci sono le immagini. Cerco anzi di raccontarvi quello che vedo, del perché la manica ha quel taglio ed il motivo per cui la scollatura ha quella profondità. Scrivo come indosserei il capo ed in quale occasione, perché ogni capo ha una storia ed io vi racconto la mia.
TAGLIO E PREPARAZIONE DELL’ORDINE
Evviva è arrivato un nuovo ordine.
Taglio i capi una volta a settimana in modo da poter incastrare più modelli possibili ottimizzando così il tempo e riducendo al minimo gli sprechi di tessuto. Il mio tavolo da taglio è lungo 3 metri, questo mi consente un ampio spazio di lavoro. L’atto di sovrapporre più strati di tessuto per tagliare in una volta sola più modelli è quello di creare un materasso. Sopra al materasso si dispongono i modelli da tagliare bloccati da dei pesi. Quando il materasso è pronto ed i modelli sono disposti si procede con il taglio utilizzando il più delle volte una taglierina elettrica (davvero molto comoda) o le forbici se il materasso non è molto alto. Una volta che tutti i pezzi sono stati tagliati li raggruppo in pacchetti, includendo etichetta composizione, etichetta del logo e accessori necessari (bottoni, elastico, teletta adesiva…). Ogni ordine è un pacchetto.
CONFEZIONE
È per me la parte più soddisfacente, quella in cui so esattamente dove sto mettendo le mani, cosa sto facendo e come. Questa parte si muove essenzialmente tra tre attrezzature: macchina da cucire lineare, taglia cuci a 5 fili e ferro da stiro. Può servire l’asolatrice per le camicie ma essenzialmente uso i tre macchinari soprariportati. Dare vita ad un capo tridimensionale partendo da un pezzo di tessuto piatto è magico. In questa fase entro in un mio mondo: mi sposto da un macchinario all’altro sapendo esattamene quello che devo fare, ogni cucitura mi porta a quella dopo perché tutte le decisioni di progettazione sono state già prese e quindi ora si tratta solamente di CUCIRE
FINITURA CONTROLLO e SPEDIZIONE
Ora che il capo è stato confezionato è ora di lavarlo e stirarlo. Controllo meticolosamente la confezione e che non ci siano anomalie nelle misure (chiedo sempre una seconda opinione a mio marito che è la persona più precisina che io conosca.)
Ora che il capo è pronto curo gli ultimi dettagli del packaging e spedisco.
SUPPORTO E FEEDBACK
Nel frattempo forniamo supporto e assistenza a chi ha bisogno di aiuto per effettuare un acquisto o ai clienti che devono effettuare un reso o risolvere un problema.
Il vostro feedback per noi è estremamente importante. L' esperienza di prima mano che i clienti hanno con il mio lavoro definisce le mie future decisioni di progettazione, quindi la vostra opinione è il cerchio che si chiude.
A presto ;)
Complimenti mi piace moltissimo come descrive la lavorazione dei suoi capi ,
linea semplice sportiva ed elegante